Sinossi
L’IO si costruisce in una continua dinamica relazionale, nel continuo processo di accettazione e assimilazione di quello che ci circonda. Gli altri diventando frutto a cui attingere per alimentare nuovi modi di vederci e scoprirci.
Ignaro il mondo possiede un’arma… il giudizio.
Un’arma che non fa rumore e che silenziosamente scalfisce il nostro essere.
Un’arma alla portata di tutti, facile e leggera da usare.
Il giudizio si costruisce con le parole, con gli sguardi, con semplici atteggiamenti.
Riuscire ad uscire dal mirino del giudizio implica un grande coraggio, implica riuscire ad accettare quello che siamo.
L’ amor proprio è intrinseco in quella sensazione di liberazione di chi riesce a esprimere sè in tutte le sue sfaccettature.
La leggerezza di chi non ha paura di guardare e guardarsi, di chi non ha paura di dire: “sto bene”.
Placebo vuole essere una denuncia alla negazione semplicemente di ESSERE.
Placebo è ACCETTARSI… per come si è, per come si ama, per come si sceglie di esistere…