Sinossi
“Everything we seek can only be found in the present”
“Love empowers us to live fully and die well”
“To believe that to be too celebratory is dangerous”
“All about Love: New Visons” – bell hooks
Immagina una parata, non di carri allegorici, ma di visioni, un corteo che attraversa spazi interiori dove l’amore si manifesta in tutta la sua onesta complessità.
Inizia uno scambio silenzioso tra due corpi che, legati da un passato di ombre e un futuro incorporeo, cercano di dialogare, investendo nell’unica certezza del momento presente.
La parata ci mostra l’amore di fronte alla fragilità dell’esistenza. Amore e perdita si intrecciano e si muovono come due grandezze direttamente proporzionali.
Tutto diventa un equilibrio delicato tra l’abbraccio e l’addio.
L’amore si propaga: una caotica moltitudine di voci si unisce in un unico canto, un inno alla diversità e all’inclusione.
Ne nasce un vortice di movimento, un grido liberatorio e senza riserve di amore universale.
Love Parade riflette, nel suo presente, le battaglie del passato.
Dal fenomeno dei ballroom della New York anni 80, dove minoranze queer si sfidavano a colpi di catwalks per celebrare la propria identità ed espressione artistica, ai Love Parade della Berlino anni 90 dove ritmo e movimento erano atti di manifestazione verso la pace, l’unione e l’amore senza etichette e restrizioni.
Ispirato alle provocatorie riflessioni di bell hooks, Love Parade guarda anche con speranza al futuro e ci invita a parlare dell’amore reale, senza vesti e idealizzazioni.
Tutto nasce da “Perché abbiamo ancora paura di parlare dell’amore?” e prosegue con la volontà di incoraggiare e non negare questo sentimento, che continua ad essere il centro dell’esistenza umana.








